La data di nascita della Parrocchia di San Pio X alla Balduina risulta dal Decreto di costituzione emanato il 28 settembre 1957 in nome di Papa Pio XII e firmato dal Vicario S.E. Card Clemente Micara per soddisfare le esigenze di una sempre più numerosa comunità di fedeli che si stava stabilendo nel nuovo quartiere.

Il grande sviluppo del quartiere è avvenuto infatti tra il 1950 e il 1960 ad opera della Sogene – Immobiliare; prima di allora esistevano già dagli anni 30-40 gli edifici di una parte di Viale delle Medaglie d’Oro, la parte bassa di Viale Tito Livio e le vie Lucilio e Cecilio Stazio. Il quartiere prende il nome da un fosso che attraversa la Balduina (già in un documento del Settecento), dal nome della tenuta agricola di Balduino del Monte (se. XVI), ma è tra il Piano Regolatore del 1931 e quello del 1965 che la zona si è fortemente sviluppata. Nel 1956 la piazza è completata e la chiesa (dedicata a Pio X santificato nel 1954) è nel seminterrato della costruzione attuale, dove sono ora il teatro e la cripta, in attesa che venga edificata la parte soprastante. Il territorio della Parrocchia confina con le Parrocchie di S. Paola Romana e S. Maria Stella Mattutina.

La Chiesa fu progettata dall’Arch. Alberto Ressa ed è stata costruita dalla Impresa Sogene. Il 30 aprile 1961 finalmente venne consacrato l’attuale edificio con il suo altare; edificio arricchito e abbellito successivamente negli anni da un bell’Organo della Ditta Tamburini, da una Via Crucis in cotto dello scultore R. Vistoli, dal Crocifisso in bronzo dell’altare maggiore (di Morbiducci) e dalla Madonna con bambino in bronzo dello scultore Franzini. La parrocchia era allora ricca di coppie giovani e di bambini che si trasferivano dalle zone più centrali della città o che venivano da altre regioni.. Accanto ai palazzi dell’Immobiliare crescevano infatti le cooperative di magistrati, militari, giornalisti e ingegneri accanto ai villini e alle palazzine preesistenti.

Il primo parroco fu don Angelo Valeggiani (dal 1957 al gennaio 1963). Con lui la Parrocchia cominciò il suo cammino ed egli si spense pochi mesi dopo l’apertura del Concilio Vaticano II voluto da Papa S. Giovanni XXIII.

Venuto dal Piemonte, bersagliere (conservava orgogliosamente il suo cappello piumato) il secondo parroco fu don Giacinto Scaglione, parroco per ben 28 anni dal 1963 al 1991. Con lui collaborarono negli anni tantissimi Sacerdoti, Vicari e collaboratori esterni. Le Prime Comunioni e le Cresime erano numerosissime e così pure i gruppi che frequentavano l’Oratorio. San Pio X era un parrocchia “giovane”, vivace e di periferia. I campeggi estivi organizzati dalla parrocchia erano allora per molti bambini, della nascente borghesia italiana e delle giovani famiglie, l’unica vacanza estiva possibile. Nacquero la Palestra, il Coro di Ermanno e Ida, il gruppo di “Viva la gente”, nel teatro venivano fatti Cineforum.

Sono gli anni successivi al Concilio Vaticano, anni ricchi di fermenti. Anni che videro ben tre Pontefici succedersi a Roma: Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Furono anche gli anni delle Brigate rosse e di tante barbare uccisioni. Anche San Pio X ebbe “la sua bomba” che distrusse le attuali cappelle del S. Cuore e di S. Pio da Pietralcina (sul lato dx della navata). Don Giacinto è stato il parroco “storico”, sia per i tanti anni passati a S. Pio X, sia per le tante trasformazioni avvenute in quel periodo. Due pontefici sono venuti in visita pastorale a San Pio X: il 16 febbraio del 1964 venne San Paolo VI e poi il 31 gennaio 1993 San Giovanni Paolo II. Entrambi gli avvenimenti portarono giornate dense di emozioni che gli abitanti storici del quartiere ricordano bene.

Quando S. Giovanni Paolo II venne in visita pastorale era parroco Mons. Antonino Ubaldi (parroco dal 1991 al 2001). Don Antonino lascerà perché molto malato nel 2001 e morirà un anno dopo il 17 maggio (come don Giacinto). Negli anni di don Antonino ci fu il Grande Giubileo del 2000 con la Missione cittadina nelle case. Don Antonino amava molto i bambini e si prodigò per la parrocchia; ebbe da Dio il dono di capire che era il momento di ritirarsi un anno prima della morte.

Viceparroco di don Giacinto e scelto da d. Antonino per concelebrare con lui quando prese possesso della parrocchia (nella Messa presieduta da S. E. Mons Cesare Nosiglia), don Paolo Tammi divenne parroco di S. Pio X nel 2002 dopo un breve anno in cui la parrocchia fu guidata da don Davide Maccarri (2001-2002)

Don Paolo Tammi è rimasto parroco di S. Pio X per 17 anni dal 2002 al 2019; questi – uniti agli anni di servizio come viceparroco – rendono la sua permanenza nella parrocchia lunga ben 25 anni e sono anni che hanno dato una forte impronta e hanno visto molti avvenimenti. Con lui hanno collaborato tanti Sacerdoti, italiani e stranieri. Nel 2007 i cinquanta anni di vita della Parrocchia hanno permesso, accanto a belle liturgie, celebrazioni e feste, di fare un bilancio della intensa vita parrocchiale in mezzo secolo. In questi lunghi anni la chiesa è stata ancora abbellita dalle belle vetrate, dal nuovo Fonte battesimale, dall’arricchimento delle cappelle laterali, da alcune modifiche necessarie anche nella struttura e per le luci, i microfoni, il riscaldamento. Sono state avviate tante iniziative, sono nati numerosi gruppi pastorali e tante attività di preghiera, di volontariato e carità. come la San Vincenzo, il Gruppo Amico, il Centro Ascolto della Caritas, gli Amici di Simona, il Gruppo di preghiera di Padre Pio, il Rinnovamento Carismatico, l’Associazione “Amici di Da Gama” e il Coro “Viva Voce” dei bambini. Sempre affollati i pellegrinaggi parrocchiali, che – dopo la Terra Santa nell’Anno del Giubileo – sono stati tantissimi: ancora molte volte la Terra Santa, Lourdes, Fatima, Czestochowa, Santiago e tanti luoghi religiosi in Italia come i santuari francescani, Loreto, Torino, S. Giovanni Rotondo. Numerosi sono stati negli anni i Ministri dell’Eucarestia che hanno collaborato con i Sacerdoti; si è formato in parrocchia il diacono permanente Giuseppe Colona e dalla parrocchia di San Pio X sono uscite anche tante vocazioni Sacerdotali di cui ringraziamo sempre il Signore. Don Mario Caiazza, arrivato a San Pio X nel 1961, laureatosi in matematica nel 1979, entrò poi al Collegio Capranica e venne ordinato nell’86 ora è nella Diocesi di Crotone; don Federico Corrubolo, che era negli anni tra il 78 e l’86 tra i ragazzi di San Pio X, poi entrò in seminario, fu ordinato nel 92 e ora è parroco anche lui a Roma. Padre Alessandro Clemenzia, ordinato sacerdote nel 2006 dopo il Collegio Capranica, e ora a Firenze mentre i genitori sono ancora a Balduina. Un ricordo particolare per don Attilio Nostro, arrivato in Balduina da ragazzo con la sua famiglia, ordinato sacerdote nel 1996 poi divenuto parroco a Roma. Il 19 agosto 2021 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea. Il 25 settembre 2021 ha ricevuto l’ordinazione episcopale nella basilica di San Giovanni in Laterano, dal cardinale Angelo De Donatis, vicario generale per la diocesi di Roma, coconsacranti Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, e Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e vescovo di Fabriano-Matelica. Il 2 ottobre ha preso possesso della diocesi.
C’è poi la vocazione adulta di don Vittorio Alfieri, arrivato nel 1957 a Balduina, ufficiale dell’aereonautica e ordinato sacerdote a 55 anni. Infine gli ultimi due, i nostri giovani Sacerdoti: don Matteo Riboli, ordinato nel 2014, e don Gabriele Vecchione, ordinato sacerdote nel maggio 2017. Ora si sta preparando al Sacerdozio un altro giovane ragazzo che accompagniamo con le nostre preghiere.

Dal 1 settembre 2019 è parroco a San Pio X Mons. Andrea Celli. Con lui collaborano ancora don Gianni e don Bart ed è arrivato don Matteo. Siamo certi che anche sotto la guida di don Andrea la parrocchia darà ancora tanti buoni frutti. Lasciamo quindi ai tanti fedeli amici della parrocchia il ripercorrere i ricordi cari e meno cari di tanto cammino. Certamente una cosa è sicura e valida per tutti: la parrocchia ha senz’altro percorso un grosso cammino di fede e di comunità, che certo non è terminato né compiuto, ma per il quale ci sono premesse e disponibilità più che favorevoli. Tutti ci impegniamo ancora a farlo proseguire sulla via che la Provvidenza ci ha indicato ed in parte già tracciato. Siamo invitati a rivolgere un pensiero di gratitudine al Signore proprio per il dono della nostra parrocchia e ad un rinnovato impegno di sempre più piena vita cristiana, per noi e per tutti i nostri fratelli.