Giovedì 22 maggio il sedicesimo incontro della Scuola della Preghiera ha accolto la dott.ssa Valentina Angelucci, liturgista, che ha introdotto la meditazione su “Preghiera e Eucarestia”. La dott.ssa Angelucci ha proposto di riflettere sul percorso del fedele che va a Messa, con due premesse: 1) la liturgia è “culmine e fonte” per la vita del cristiano; 2) “noi, popolo di Dio, presenti alla Messa siamo importanti quanto il Sacerdote che celebra”. Due domande principali hanno guidato questa riflessione: quanti momenti per pregare si possono individuare in una Messa? E con quale nuova consapevolezza si potrebbe viverli? Dal raccoglimento iniziale, all’Ascolto della Parola, all’Offertorio, alla grande Preghiera eucaristica… e in tutta la celebrazione eucaristica, si possono riconoscere momenti in cui offrire le proprie intenzioni o unirsi alla preghiera di tutto il popolo che sale a Dio.
La dott.ssa Angelucci ha suggerito anche di provare a fare proprie nel quotidiano le preghiere di Colletta o il Prefazio, che considera “Piccoli tesori di grazia che ci sono stati consegnati”. Dopo questi ed altri spunti, per chi volesse approfondire, Valentina Angelucci ha proposto il suo libro recentemente pubblicato “Tutta la Messa minuto per minuto – La celebrazione eucaristica dei fedeli” edizioni San Paolo.

Il 29 maggio si è svolto il diciassettesimo e penultimo incontro della Scuola della Preghiera, che ha visto come ospite la prof.ssa Mariana Assaf, biblista, “appassionata della Parola” come lei stessa si è definita. Il tema della riflessione che ha preparato al successivo momento di Adorazione Eucaristica, è stato “La preghiera con il silenzio”. La professoressa Assaf ha inizialmente sottolineato il valore spirituale del silenzio: che può essere considerato lo spazio dove possiamo ritrovare la verità interiore e incontrare Dio, paragonabile al luogo biblico dell’alleanza e dell’ascolto, spesso rappresentato dal deserto. Il silenzio autentico, però, non è solo assenza di suoni ma è Ascolto e Accoglienza amorevole della Parola di Dio. La relatrice ha poi suggerito come disporre il proprio cuore al Silenzio, individuando quattro parole chiave: attesa, fiducia, umiltà e “grido”. Infine ha proposto alcuni esercizi che si possono praticare per raggiungere lo stato di silenzio orante del cuore.
In chiusura della riflessione è stato proposto il brano biblico 1Re 19, 1-18 in cui il profeta Elia incontra il Signore non nel vento impetuoso, non nel terremoto, non nel fuoco ma “nel sussurro di una brezza leggera“. Ringraziamo Mariana Assaf, che con delicatezza ci ha presi per mano e ci ha condotti a capire che per raggiungere il Silenzio del cuore non bisogna avere paura: così come Elia nel deserto, anche noi nella frenesia della nostra società, dobbiamo avere pazienza, dare tempo, fare spazio, essere umilmente disponibili all’ascolto e allora la preghiera scaturirà da sola e non saremo noi a parlare ma il Signore che viene per incontrarci, sempre.

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