Impegnarsi nel «trasmettere la tenerezza del Padre, specialmente ai più poveri»: questo significa «essere “testimoni e profeti”». Così, riprendendo il tema sia della veglia da lui presieduta ieri sera, 21 ottobre, nella basilica di San Giovanni in Laterano, sia della Giornata missionaria mondiale che si celebra il 24 ottobre, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha definito il ruolo dei missionari. Conferendo il mandato diocesano a quanti nel corso dell’anno partiranno per la missione ad gentes, «per portare nel mondo la Buona Notizia», il porporato ha però sottolineato che «tutti siamo chiamati a diventare testimoni e profeti di un mondo diverso e di una nuova fraternità, che deriva dalla comune paternità di Dio: questa è la bella notizia».

A introdurre la veglia era stata suor Elisa Kidané, comboniana, che da pochi mesi dirige il Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma. «In questo speciale mese missionario – ha ricordato -, riaffermiamo con gioia l’importanza di metterci in gioco per il Vangelo, essendo testimoni e profeti in un mondo assetato di Buona Notizia».

La Veglia è stata animata dai ragazzi della Parrocchia di San Pio X e dalle suore Comboniane del territorio, è stata una bella occasione di condivisione, di servizio diocesano e di sensibilizzazione rispetto ai temi della Missione come Testimoni e Profeti.

Il Presbiterio della nostra Parrocchia era presente con don Andrea, don Gianni e don Bart che ha anche suonato.


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