Lunedì 8 Novembre si è svolto l’incontro incontro organizzato insieme all’Unione dei Giuristi Cattolici Romana sui temi Intelligenze artificiali e sfide e I sette vizi Capitali dei Giudici Robot. Sono intervenuti Padre Paolo Benanti ed il Professor Alberto Gambino.

Don Andrea ha accolto e ringraziato i relatori e salutato tutti i presenti.

Il tema non può essere riservato ai soli addetti ai lavori ha continuato don Andrea , ma è un argomento di impellente urgenza, di un vero “Cambiamento d’epoca” per dirle con le parole di Papa Francesco. Si parla di Intelligenza Artificiale come tecnologia di frontiera perché modificherà il rapporto persona – tecnologia. La Chiesa è chiamata a dare il suo contributo di riflessione per porci la domanda se la Persona Umana sarà sacrificata in questo cambiamento.

Il richiamo di Papa Francesco all’algoretica etica potrà essere un ponte per far sì che i principi si scrivano concretamente nelle tecnologie digitali attraverso un effettivo dialogo transdisciplinare.Ci si domanda il ruolo che l’uomo potrà ricoprire rispetto al tema dell’Intelligenza Artificiale. La Chiesa è chiamata ad entrare – questo è un aspetto a cui tengo molto – in dialogo sempre con la contemporaneità di cui l’Intelligenza Artificiale rappresenta la nuova frontiera con la consapevolezza parafrasando Sant’Agostino che la fede per essere vissuta deve essere pensata.

Ha poi rivolto un saluto particolare, al caro parrocchiano ePresidente dell’Unione dei Giuristi Cattolici Romana, Professor Fabrizo Ciapparoni che oltre a ringraziare la Comunità Parrocchiale ed i relatori, si è soffermato sul fatto che ci sia stata una forte evoluzione che ha portato all’ambizione di cercare di realizzare delle macchine pensanti che possano compiere azioni umane introducendo così i temi poi affrontati da Padre Benanti e dal Professor Gambino.

Il religioso, esperto di etica della tecnologia, ha esposto in modo sintetico ed avvincente la modalità con cui il tema delle intelligenze artificiali si sia sviluppato nel tempo. Ha spiegato che con il termine si intende quelle strutture algoritmiche in grado di rispondere a circa cinque o sette tipi di domande differenti che esistono nella forma di bot.

Ha trattato il tema da un punto di vista storico, sociale, etico aprendo molte “finestre” di riflessione parlando di potenziali impatti sulla democrazia, sulla libertà, sulla possibile elezione degli algoritmi al rango di leggi e realizzando così una vera e propria “algocrazia” contrapposta all’algoretica di cui parla il Papa.

L’innovazione secondo Padre Benanti, dovrebbe considerare l’uomo al centro per uno sviluppo globale, integrale, plurale, fecondo e gentile.

Il Professor Gambino ha trattato il tema da un punto di vista giuridico soffermandosi sui cosiddetti sette vizi capitali dei giudici robot.

“Gli algoritmi giudiziari potrebbero essere superbi avendo il vizio ontologico di credersi superiori all’intelligenza umana, ma in realtà non sono in grado di selezionare tutti i possibili dati e fatti esistenti in natura riguardo ad una vicenda umana, ma soltanto quelli definiti nelle istruzioni del programmatore. Potrebbero essere avari avendo scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede, per un gretto attaccamento al denaro. Ad esempio un motore ricerca custodisce gelosamente l’algoritmo in nome del segreto industriale e di ingenti proventi economici.

La decisione robotica invidia chi – come la legge – genera certezze nel mondo del diritto, ma, stante la sua asserita infallibilità, – ha continuato il Professore finisce indebitamente per affiancarsi alla legge per tutti i casi che dovessero rientrare nella vicenda già decisa Il magistrato virtuale finirà per atteggiarsi a Legislatore, con slittamento degli ordinamenti di civil law in sistemi di common law, bilanciati però non più dall’equity, ma da una problematica lex digitalis”.

Il Professore, ha completato il suo intervento soffermandosi su altri vizi come l’ira, la lussuria, la gola e l’accidia dei giudici robot.

L’incontro si è concluso con una serie di domande da parte dei molti ed attenti presenti alle quali non si sono sottratti i generosi relatori.

Di seguito alcune foto ed il link per rivedere il video.