Grande partecipazione per l’avvio della rassegna “I Grandi Registi italiani” nel nuovo Auditorium della Parrocchia con la proiezione del film “Ennio” di Giuseppe Tornatore sabato 22 ottobre (con necessità di permettere ai tanti che volevano partecipare una seconda proiezione domenica 23 ottobre).
Un film che narra con un tratto di assoluta semplicità, mitezza e dignità, la grandezza del compositore, mettendo in scena la vita del grande Maestro Ennio Morricone, attraverso i racconti dei compositori, dei registi, dei produttori e degli amici che lo hanno conosciuto e hanno con lui condiviso il percorso.

Attraverso le note di canzoni e personaggi del cinema italiano, attraverso alcuni estratti di film del Novecento, è stata tratteggiata la figura di un uomo semplice, innamorato della sua famiglia, che ha fatto della musica una congiunzione geniale tra il mondo della composizione musicale pura e il mondo del cinema, riuscendo a coniugare perfettamente il linguaggio delle emozioni e delle immagini.

Un uomo che ha iniziato dietro le quinte, arrangiando numerose canzoni del repertorio italiano del tempo, ed è cresciuto nel panorama internazionale come il più grande compositore di musica per il cinema di tutti i tempi. Al termine del film, il regista Giuseppe Tornatore ha incontrato la Comunità, salendo sul palco, accompagnato da don Andrea che ha sottolineato la grande disponibilità e lo spessore del “caro Giuseppe” che ha risposto prontamente al suo invito e si è lasciato raggiungere dalle domande di tanti appassionati; non a caso, infatti, don Andrea ha scelto proprio lui per avviare questo percorso di Cineforum, che dà voce e spazio ai grandi registi del nostro tempo. A lui è stato riconosciuto il grande merito di aver portato alla luce i tratti più intimi e umani di un uomo, la cui inquietudine musicale ha generato la sua genialità. “Il dramma di Ennio, – ha detto il regista- è stato quello di non essere all’inizio compreso dai compositori del tempo per aver fatto musica a servizio del cinema. Ma la sua genialità è stata la sua capacità di far dialogare mondi diversi e generazioni diverse, tale da rendere la sua musica eterna”. Tornatore ha avuto modo di conoscere personalmente il Maestro e ha raccontato la bellezza della sua amicizia con lui. Una sala emozionata e attenta ha ringraziato Don Andrea e Giuseppe Tornatore per aver vissuto una serata all’insegna dell’arte e della fraternità. Un grazie anche a tutti coloro che hanno contribuito per far consentire lo svolgimento delle due proiezioni.

Di seguito alcune foto ed il video